I ragazzi del minirugby hanno partecipato, domenica scorsa, alla Festa del Rugby organizzata dal West Verona Union sul campo di San Quirico di Sona; alla manifestazione, oltre alla Scaligera Valeggio Rugby e ai padroni di casa erano presenti anche le formazioni del Valpolicella e dei Lupos.
Buona la prova fornita dall’Under tredici che, per la prima volta, giocava a campo intero. I ragazzi di Melero sono riusciti quasi immediatamente a adattarsi alle nuove dimensioni del terreno di gioco distribuendosi correttamente nell’occupazione dello spazio. Le partite disputate li hanno visti, tranne in un’unica occasione, sempre vincenti battendo le squadre avversarie con azioni d’attacco ben giocate e con una difesa attenta e decisa nei placcaggi.
I giocatori della squadra valeggiana hanno inoltre dimostrato di essere molto uniti tra loro incoraggiandosi nei momenti di difficoltà e aiutandosi l’un l’altro per mantenere la posizione nel gioco.
Note meno positive per l’Under undici che non è quasi mai riuscita ad esprimere il proprio potenziale giocando quasi con sufficienza lasciando per gran parte delle partite l’iniziativa all’avversario senza contrastare efficacemente le sue azioni. I giovani blues hanno incontrato una giornata storta dimostrando soltanto in una partita quello che sanno fare veramente.
Gli allenatori, Bertolasi e Pietropoli, dovranno comunque lavorare molto sull’occupazione dello spazio perché i ragazzi tendono ancora a raggrupparsi intorno al pallone lasciando ampie zone del campo scoperte favorendo così le azioni di attacco degli avversari.
Lo stesso difetto di raggrupparsi intorno al pallone l’ha dimostrato l’Under nove, per l’occasione non aiutata dai suggerimenti dell’allenatore Cressoni che ha volutamente scelto di non dare consigli ai suoi giocatori per abituarli ad autogestirsi.
La squadra ha un buon numero di ragazzi che hanno appena iniziato a giocare e, pertanto, può essere comprensibile la difficoltà che hanno per sopprimere la voglia di impossessarsi della palla tralasciando la posizione in campo ma questa naturale esigenza si scontra con la disciplina del rugby che richiede di non lasciare mai zone di campo libere agli avversari.
I tre “gladiatori” Under sette di Elisa Bellesia, per la verità erano presenti tutti e quattro i tesserati ma uno non ha ritenuto opportuno di scendere in campo, hanno zampettato e combattuto divertendosi al contatto con gli avversari. Bei placcaggi, buone azioni anche se talvolta si contendevano la palla tra compagni di squadra come è giusto che sia in quell’età.
Daniele Bennati